giovedì 24 maggio 2012

ok, non è Henry James!

L'idea di fare un inventario degli oggetti che circondano il mio quotidiano non è per niente male. La mia vena (molto autoreferenziale) potrebbe non esaurirsi mai...
Sono sempre stata attratta dal reparto letteratura per l'infanzia delle librerie e ho sempre avuto il pallino di aprire una libreria per bambini (sssst non lo dite a nessuno, i piccoli sogni vanno protetti gelosamente).
Se poi aggiungo che come dice qualcuno, il koala è uno dei miei animali totemici (ecco che fine fanno i nostri studi antropologici)...

 
La passione per la letteratura per bambini e per i koala hanno contribuito a far scoccare la scintilla tra me e la serie di Bebè Koala pubblicato da Hachette. Emme, che compra su libri su Amazon con la stessa frequenza con cui io compro il latte alla Coop, ha deciso che la mia felicità è direttamente proporzinale al numero di Bebè Koala in mio possesso e ogni suo acquisto prevede un paio di libricini per me. Sono libri dalle copertine luccicanti, i disegni sono golosi e brillanti. Sono storie per bambini e mi fanno sorridere: questo basta.


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