sabato 31 dicembre 2011

troppi vorrei si annullano?

Ci sono giorni in cui i miei vorrei si muovono come palline impazzite che si urtano tra di loro e approfittano della finestra aperta per scappare via.

venerdì 23 dicembre 2011

il bandolo della matassa

*

Cerco di trovare il bandolo della matassa di dicembre:
-il mio computer ha fatto "il tagliando", gli anni (e 1gb di ram) iniziano a farsi sentire;
-i miei capelli, dopo l'ennesima disavventura dal parrucchiere sono molto, molto corti ma tutti mi dicono che "mi stanno bene" e a me questo basta;
-sono soddisfatta dei miei regali di Natale, che quest'anno ho ostinatamente chiamato pensierini;
-The Artist, visto al Tibur una settimana fa è stato il film più bello del 2011 almeno secondo me;


*ecco qui un assaggio del mio film dell'anno 


domenica 11 dicembre 2011

l'ottativo

Cosa vorrei? Cosa non vorrei? Sono mesi che vado avanti con questa filastrocca. I vorrei sono timidi, hanno quasi paura di disturbare, i non vorrei urlano un tutte le lingue del mondo... E poi arrivano l'occasione che non ti aspetti e che fornisce un bel megafono dove poter urlare: "vorrei...".

lunedì 28 novembre 2011

la prima volta

Vestito carino, quello con gli uccellini, nella borsa una bottiglia d'acqua e un pacchetto di Halls da utilizzare in caso di tosse.
Tram numero 19, Linea A da Piazza Vittorio a Piazzale Flaminio, poi tram numero 2: destinazione Auditorium Parco della Musica.
Ieri per la prima volta nella mia vita sono andata ad ascoltare un'opera sinfonica: l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia suonava la sinfonia  "Dal nuovo mondo" di Dvořák.
E' stato uno spettacolo emozionante, totale e coinvolgente...

giovedì 24 novembre 2011

dopo la lezione di inglese...


Dopo la mia lezione di inglese del giovedì non avevo voglia di affrontare subito il traffico per tornare a casa (a dire il vero non avevo proprio voglia di tornare a casa). Volevo stare sola, cullata della chiacchiere di estranei, magari con una crostatina da sbriciolare e un libro. Il libro serve sempre in questi casi: si fa finta di leggere mentre in realtà si ascoltano le conversazioni altrui o ci si rifugia quando queste ultime non stuzzicano il nostro interesse. 
Le cinque amiche del tavolo accanto avevano diverse storie interessanti che non ho potuto far a meno di ascoltare e che hanno distratto diverse volte la mia attenzione dal libro di Ernesto Sabato (faticosissimo....).
Una telefonata mi ha riportato nella realtà, tra le persone che non perdono tempo in attività futili... ho preso borsa e cappotto e mi sono tuffata nel traffico del tardo pomeriggio.

mercoledì 16 novembre 2011

i punti della situazione

Allora la mia situazione attuale si può riassumere brevemente in 4 cinque sei punti:
- il mio motorino, per la terza volta in tre mesi si trova da Gianluca-il meccanico;
- i miei capelli-ricci sono misteriosamente diventati ondulati; 
- il mio conto in banca ha raggiunto un nuovo record negativo;
- il corso sulle buste paga non ha chiarito tutti i dubbi che avevo;
- il mio spirito polemico questa sera ha infastidito anche me;
- domani non sarà un giorno semplice e questa volta il lavoro non c'entra nulla.
Oggi è uno di quei giorni in cui ragiono per elenchi...

domenica 6 novembre 2011

gli amanti (del cinema)

Complice la pioggia e un pizzico di pigrizia autunnale abbiamo scelto di rimandare il cinema alla prossima settimana e vedere un dvd. A questo punto è necessario fare una piccola premessa: nella nostra vita domestica la scelta del film da vedere non è una cosa semplice ma rappresenta l'esito di una sapiente lavoro di diplomazia e fine psicologia. 
"vorrei vedere un film anglofono"
(penso: bene non è la serata di Truffaut)
"E Johnny prese il fucile?"
"no... triste. Control?"
"no dai... non mi va una biografia, magari la prossima volta. Aspetta! Hitchcock? Vediamo cosa abbiamo (...). mmmm vediamo cosa abbiamo..." 
"Orson Wells? L'orgoglio degli Amberson?"
"Bello. Vedo che dice Mereghetti*"
Controllo: il nostro critico cinematografico gli da 3 stelle e mezzo, che su una scala che va da 1 a 4 non è affatto male. 
"Sì potrebbe andare però..."
"Aspetta trovato! Questo!"
"Sì bello. Sai che non l'ho mai visto?"


Volete sapere che film abbiamo scelto? Ci sono i più bei titoli di testa della storia del cinema come indizio. Peccato che YouTube lasci poco all'immaginazione.


*(a casa mia il Mereghetti è come i Ching: si consulta perché ha una risposta per tutto)

mercoledì 2 novembre 2011

cose belle, cose buone


Mentre fuori soffia la bufera finanziaria sono sempre più convinta che quei (pochi) soldi sul mio conto sarebbe meglio spenderli per cose belle. Tra le cose che considero belle c'è il mare in inverno, se a questo si aggiunge il paesaggio decadente di una costiera romagnola in Ottobre in gioco è fatto. 
Il vento sulla spiaggia ha fatto diventare le mie guance rosse, le mie scarpe si sono riempite di sabbia, sul mio cappotto è rimasto per un paio di giorni il profumo del mare...


Oltre a ristorare i nostri occhi con cose belle, ne abbiamo approfittato per assaggiare e bere tante, tante cose buone...

giovedì 27 ottobre 2011

un giovedì qualsiasi...

Il mio giovedì spesso e volentieri si trasforma in un giorno da quasi-casalinga che comprendono:
-banali faccende come andare alla Posta, pagare la bolletta del telefono o chiamare l'assicurazione (l'ho dimenticato anche oggi);
-affrontare la mia piccola battaglia personale con il pavimento in cotto del mio appartamento: nonostante le dovute attenzioni ha sempre un'aria opaca (oggi ho comprato un nuovo ritrovato tra i detersivi, vediamo...);
- dare una risposta all'eco del mio frigorifero.
Oggi ad esempio mi sono concentra su quest'ultima attività e sono andata alla Coop di Largo Agosta in cui ho passato un'ora e mezza a... cercare le otto figurine che mi mancavano* per completare l'album degli animali . Io e altri signori (evidentemente pensionati) abbiamo passato in rassegna centinaia di doppioni sotto lo sguardo incuriosito dei clienti del supermercato. Nel frattempo Emme, a casa malato, mi chiamava per sapere che fine avessi fatto.


*che mi mancavano... appunto...le trovate tutte.

lunedì 24 ottobre 2011

ottobre non perdona #2

Qualche giorni di troppo lontana dal mio blog... 
Cercate di capire, gli eventi di sabato scorso a Roma mi hanno un po' depressa. Avete idea di quanto ci vuole per metabolizzare l'idea della tua famiglia, dei tuo amici, del Corriere della Sera che sotto sotto pensano anche io ero lì con casco ed estintore pronto per essere scagliato contro qualche vetrina? Io mentre manifestavo su via Cavour (vicino ai ferrovieri,perché loro sulle manifestazioni la sanno lunga) stavo solo cercando di ricordare dov'era la via di quella sala da tè che mi piaceva tanto.



venerdì 14 ottobre 2011

ottobre non perdona

Non è un momento facile. E' passato settembre che con la sua luce satura riesce consolare e guarire dai mali (esistenziali) di stagione. Ottobre invece non perdona. Sto male? Sto male il doppio. Quando il gioco si fa duro... i duri iniziano a giocare. Ad esempio vado alla ricerca di cose belle, che mi lasciamo un buon sapore in bocca, un buon odore tra le dita. Per queste ragioni vorrei ringraziare Panella, la sua pizza con le verdure e i suoi grissini aromatizzati per aver reso il mio giovedì meno difficile. 



giovedì 6 ottobre 2011

le brave ragazze certe cose non le fanno...

Parlo del tempo? No dai...c'è il sole (è evidente), domani dovrebbe piovere (siamo in Ottobre, capita).
Parlo della notizia del giorno? Sembrerò cinica, ma non posso dispiacermi per tutto.
Potrei scrivere del premio Nobel per la letteratura, assegnato proprio oggi! Mmmm, non so chi sia e aspetto un paio d'anni per comprare un sua raccolta di poesie, di solito quando ci sono queste ghiotte occasioni le case editrici aumentano il prezzo di cortina di un 10%.
E allora?
Parliamo di matrimonio. Diciamo subito che non impazzisco per i matrimoni ma prima o poi a tutti arriva un invito di questo genere e allora ci mettiamo il nostro vestito-da-matrimonio, la borsa-da-matrimonio, indossiamo un paio di occhiali da sole (non so, lo faccio sempre) e partecipiamo a questo rito sociale. Sebbene questo tipo di eventi non facciano parte della mia giornata ideale ci sono alcune cose che mi piacciono:
i piccoli difetti degli invitati: una calza smagliata, un passante della cintura dei pantaloni saltato, un tacco con uno schizzo di fango;
i nonni e le nonne: dietro i loro occhi acquosi intravedo spesso un espressione di saggezza misto a tenerezza verso gli sposi e gli invitati;
il caffè bevuto velocemente prima dell'inizio della cerimonia;
ascoltare (in)volontariamente qualche commento acido e/o pettegolezzo;
fare qualche commento acido/pettegolezzo...


oggi è arrivato questo libro qui...lo ripongo via per qualche tempo, la lettura di Ernesto Sabato è particolarmente accidentata.

domenica 2 ottobre 2011

Pregiudizi, giudizi, commenti a freddo, commenti a caldo

Pregiudizi, giudizi, commenti a freddo, commenti a caldo. Sono queste le parole chi mi ronzano in testa in questa pigra domenica d'ottobre. Ma andiamo con ordine. 
Ieri sono andata a vedere con Emme una partita di calcio: gioca la sua squadra-del-cuore, il biglietto costa poco, il sole splende, perché non andare? Siamo usciti con largo anticipo perché prima vorremmo fare un giro al giardino del Maxxi: Io indosso abiti da fine-estate: t-shirt rosa, pantaloni grigi, scarpe di tela, Emme va invece fiero della sua nuova  maglia della squadra-del-cuore comprata la settimana prima al mercato del Pigneto per quindicieuro. Nella mia borsa convivono la sciarpa della sua squadra-del-cuore insieme il libro di Ernesto Sabato e il suo, La Cousine Bette di Balzac (in francese, sai com'è...).
Arriviamo, facciamo una passeggiata: ci sono i bambini che giocano, altri che vanno sullo skate, ragazzi che si baciano, signore della Roma bene che prendono un caffè. Entriamo, voglio dare un'occhiata alle prossime esposizioni in programma. Mi avvicino al banco informazioni. Le due addette, tailleur nero, piega perfetta, ci guardano strano. Mi tocco, magari ho un baffo di caffè, no, tutto ok. Continuano a guardare e capisco: la maglietta della squadra-del-cuore non va loro a genio. Chissà, forse pensano che una passione calcistica mal si accorda con l'interesse per l'arte contemporanea. Eccoli i pregiudizi, che limitano lo sguardo, che rendono la vita chiusa in compartimenti stagni, asettica, pulita, così pulita da risultare sterile. 
Andiamo via, credo che non tornerò al Maxxi per molto tempo, l'arte contemporanea l'andrò a vedere da qualche altra parte, i luoghi non mancano. 
Attraversiamo il ponte, ci sono famiglie con nonne al seguito, bambini che saltellano tenendo una bandierina in mano, gruppi di amici, persone sole. Entriamo. Mi diverto.
Peccato per te signorina del banco informazioni, peccato per i tuoi giudizi bianco e nero, non sai cosa ti perdi. 

venerdì 30 settembre 2011

sentirsi (quasi felicemente) una minoranza

Metto subito le mani avanti: questo post profuma di adolescenza, quindi consiglio a quanti non vogliono più sentire parlare di quel periodo  di passare al prossimo, già pronto...
Per chi invece vuole ancora sentirne parlare perché:
- tutto sommato ci si è divertiti;
-tutto sommato trascorrere il sabato pomeriggio al McDo (o alla pista di pattinaggio di Mentana, o a fumare qualsiasi cosa passasse il convento) non era poi male;
-tutto sommato di quegli anni resta un tenero ricordo.
Per tutti questi: avete mai avuto l'impressione di sentirvi una minoranza? Che ne so, vi ostinate ad indossare ancora quei Levi's 501 (anche solo per stare a casa)? Oppure voi che non Lo-avete-votato, anzi avete fatto la crocetta sul simbolo che non ha superato nemmeno lo sbarramento. O come me trovate che alle volte è semplicemente dura e le persone che ti stanno intorno ce la mettono tutto per tendere le cose ancora più difficili. E il mio essere minoranza, in questo caso, mi rende incapace di far finta di nulla e sentire invece la pelle più porosa, gli occhi più grandi, le emozioni amplificate.
Oggi è andata così, ma ho i miei piccoli rimedi per non trasformare il mio sentirmi un minoranza in un mi-sento-sola, e ci tengo a condividerli con voi:
- telefono al mio amico argentino, che mi racconterà dell'ultimo film che ha visto o dei progressi del suo rigoglioso terrazzo;
-ascolto Bob Corn o la mia nuova passione: Paui;
-vado a mangiare il gelato e mi siedo accanto a quel signore anziano che sta sempre lì, solo, ogni pomeriggio.
Pian piano la sensazione di sentirsi parte di una minoranza smette di essere un peso e diventa una risorsa, un modo diverso per guardare e ascoltare il mondo.







giovedì 22 settembre 2011

w l'esperanto!


Premessa: ieri sera, dopo il lavoro, mi sono fermata per una cena veloce con i colleghi-amici. La cena veloce ha subito una piccola deviazione per un limoncello. Poi si incontrano un paio di amici... sono tornata a casa alle due (a.m.) passate.
Questa mattina: sveglia alle nove (a.m.) perché ho un appuntamento dall'altra parte della città alle 11.30. Penso: prendo il motorino, lo lascio a Termini (stazione) e prendo la Metro. Il mio motorino non è in giornata, non parte. Corro a prendere l'autobus, qualsiasi, basta che riesca arrivare ad una metropolitana, una qualsiasi. Fortunatamente oggi io e i mezzi pubblici abbiamo un buon feeling: arrivo in tempo.
Sono riuscita a ritagliare dieci minuti per camminare tra i ciliegi della Passeggiata Giappone, un piccolo posticino magico che resiste eroicamente alla traffico della via Cristoforo Colombo e al cantiere del laghetto dell'Eur. 



Grazie alla mia giornata fortunata con gli autobus sono riuscita ad arrivare in tempo all'Ufficio Postale, prendere il numeretto e ritirare il mio pacco: il cd di Bob Corn che aspettavo! E anche una sorpresa piccola piccola ma carina: una spilla che già si trova sul mio zaino da bici (il mio mezzo di trasporto per i prossimi giorni).

venerdì 16 settembre 2011

me lo presti?

E' stato bello quando mia sorella, 13 anni e mille dubbi, mi ha chiesto: "Tu lo hai letto Il buio oltre la siepe?"
"Sì", le rispondo, "qualche anno fa "Lo vuoi leggere? Te lo porto la prossima volta"
"Sì, grazie. Lo volevo comprare ma costava troppo". 
Com'è tenera mia sorella e i suoi piccoli problemi finanziari, penso.
Un paio di giorni fa ho cercato il libro di Harper Lee nelle (molte) librerie della mia (piccola) casa. Alla fine era sotto i miei occhi, su una quella proprio accanto al tavolo dove faccio colazione tutte le mattine. L'ho sfogliato alla ricerca di vecchi biglietti dell'autobus e del cinema, ma nulla, mi sono ricordata che l'aveva prestato ad una amica un paio d'anni fa. 
Mi sono chiesta se  è un libro adatto a Serena (stavo scrivendo ad una bambina, ma non lo è più...). Credo di sì, forse all'inizio la lettura risulterà un po' faticosa, si dovrà confrontare con vera letteratura: fino a questa estate le ho visto tra le mani solo letture da adolescente (non voglio essere riduttiva ma, parliamoci chiaro, superata una certo numero di compleanni, risultano noiosi!).
Domani le porterò il libro e altre cosette carine e sono curiosa di sapere come andrà il suo incontro con Il buio oltre la siepe.
Nel frattempo sono arrivata alla fine di Caramelo...racconta di una famiglia, di storie di famiglia, di destini che si intrecciano...

martedì 13 settembre 2011

quasi Natale

Finalmente sono arrivati. Ne manca ancora uno che dovrebbe arrivare intorno a metà Settembre. Il libro di Sàbato andrà dritto dritto mio comodino e aspetterà pazientemente che io finisca Caramelo  (stupendo). Mon Oncle invece andrà nel ripiano in basso del mobile di Ikea, accanto alla tv-col-tubo-catodico (old style). Si tratta del posto dove si trovano i dvd indispensabili, quelli che vanno bene per tutte le stagioni, che sanno come consolarti e rassicurarti:  Tre colori di Kieslowski (tutti e tre),un paio di cosette di Truffaut, la prima serie di Sex and the City, il Settimo Sigillo (non l'ho visto ma mi piace sapere che è lì a portata di mano) e Up!  

sabato 10 settembre 2011

terapia d'urto


E' qualche giorno che, puntualmente, arriva un feroce mal di testa. Le ho provate tutte, caffè, pisolino pomeridiano, Mozart... niente. Ieri pomeriggio ho deciso che la soluzione migliore era "far finta di nulla": ho preso le chiavi del motorino e sono andata a fare a giro a Monti e via Nazionale. Ho provato un paio di ballerine azzurre che non mi hanno convinto del tutto, ho comprato un rimmel (il mio era agli sgoccioli) e mi sono "persa" dentro Castroni. Mi piace il loro odore di caffè-cioccolata-chissacosaltro...Non potevo comprare niente di voluminoso perché non sarei tornata subito a casa ma alle caramelle non ho resistito: questa volta sono scivolate nel mio sacchetto Galatine, all'orzo, al te verde e alla camomilla. La sera è proseguita al Pigneto (la foto -sfuocata- l'ho fatta al tavolo di uno degli infiniti locali dell'isola pedonale). Devo dire che la terapia d'urto ha funzionato: il mal di testa non ha ricevuto le solite attenzioni ed è svanito lentamente.




Questa mattina un grande classico della nostra estate 2011: la colazione al Necci. Spero che le buone abitudini durino anche per i prossimi mesi.

mercoledì 7 settembre 2011

ah!settembre


Chi mi conosce sa quanto mi piace Settembre. La mia passione  è così grande che nel mio lettore ci sono più di una canzone con Settembre nel titolo o nel testo  (la mia preferita è quella di Cristina Donà).
Mi piace sapere che nei banchi del mercato potrò trovare l'uva bianca. A Settembre le nuvole corrono veloci, veloci come ho visto solo nei cieli del Nord Europa. Finalmente posso andare a prendere il tè nel mio posticino preferito (ne parlerò a tempo debito... chissà quando). Il nono mese dell'anno rappresenta anche il mese dei buoni propositi (anche Gennaio lo è... anche questo si vedrà...): iniziare un corso di tedesco, andare a correre per fare la mezza maratona, mettere in pratica quelle ricette che non sono riuscita a fare durante l'estate (qui c'è chi le aspetta...).
Settembre è iniziato bene: ieri è stata una giornata bella (e intensa): manifestazione, chiacchiere, ogni sorta di cibo prodotto e/o commercializzato nel comune di Roma.
Oggi poi che emozione e Viola sa perché...

domenica 4 settembre 2011

il pranzo della domenica

Ci sono giorno in cui si fa fatica.
Si fa fatica a dire "buongiorno".
Si fa fatica a mandare giù un cornetto.
Anche trovare qualcosa da indossare costa fatica.
Fortunatamente c'è qualcuno che ti aspetta, aspetta uno squillo per passarti a prendere alla stazione, ha cucinato il pranzo della domenica. 
Ci si veste in fretta con paio di jeans, si prende al volo la borsa della sera precedente e si corre alla stazione.

domenica 28 agosto 2011

musica nella Val Nerina...

Perché prendere l'autostrada quando è possibile prendere la via Ternana? Si risparmia sul pedaggio, ci si ferma nei bar semi-deserti per prendere il caffè (una scusa per andare al bagno senza sembrare uno scroccone) e si scoprono dei luoghi che riescono a metterti in pace con il mondo.
Perché rimanere a Roma quando si scopre che la Brunori Sas e Bob Corn suonano a San Gemini? In fondo non è poi così lontano, con €20 di diesel si arriva e si torna, e poi con il prosciutto cotto preso in offerta alla Coop si possono fare due panini per pranzo, per la cena si vede, qualcosa si trova... 
Perché non andare verso gli Appennini? Magari si riesce a incrociare qualche temporale estivo. A me piace il sole, figurarsi, ma quei venti minuti di pioggia di fine estate possiedono un non-so-che di rassicurante. Alla fine due-gocce-due hanno bagnato il tavolino del Bar Centrale mentre stavo bevendo una Cedrata...

mercoledì 24 agosto 2011

nonostante tutto, resta

Oggi sono triste, oggi non ho voglia di tirarmi indietro di fronte alla tristezza.
Due cari amici e la loro bambina bionda lasceranno l'Italia tra una settimana. Hanno gettato la spugna e si trasferiscono in una terra straniera. L'affitto troppo alto, un lavoro che consente la mera sopravvivenza, la lista d'attesa degli asili nido comunali hanno reso la vita nella capitale del Bel Paese (eh sì proprio bello!) insostenibile. Il loro divano rosso (lo adoravo,era comodissimo) e i libri della bambina bionda domani arriveranno a destinazione e avranno un nuovo posto nella nuova casa.
Ci siamo salutati, ci siamo scambiati i nostri indirizzi di Skype, ci siamo detti che ci saremmo visti presto. Ma la tristezza, nonostante tutto, resta.

lunedì 22 agosto 2011

l'anno del drago (in PVC)

I temporali estivi non arrivano e di conseguenza l'aria in città si fa pesante. Venerdì ho messo nella mia borsa rossa la crema solare, il costume con i fenicotteri e sono partita per un paio di giorni da trascorrere nella campagna romana. La mattina e il pomeriggio sono state dedicate alle mie nipotine (tuffi in piscina, album da colorare...). La sera era tutta per noi, nella terrazza "di famiglia" con un bicchiere di limoncello home-made... 

venerdì 19 agosto 2011

ma dove sono finiti i temporali estivi?

Mentre stavo tentando di risolvere il cruciverba di Bartezzaghi della Settimana Engmistica (è il più difficile e per questo me lo tengo sempre per ultimo), ho posato sul tavolo la matita e ho pensato: ma dove sono finiti i temporali estivi? Quando ero bambina, alla Playa di Catania, subito dopo pranzo bastava guardare a nord-ovest per capire se sarebbe arrivato. Ora devo guardare a nord-est verso la prime colline laziali ma non vedo nulla, solo un cielo noiosamente azzurro e un po' di foschia per l'afa di questi giorni. Di nuvole grigie, cariche di pioggia, neanche l'ombra. Eppure a me piacciono quei temporali pomeridiani, ma soprattutto quel che resta quando smette di piovere: l'odore del cemento bagnato (o della sabbia, dipende dove mi trovo), il riflesso del sole al tramonto nelle pozzanghere, l'arcobaleno tecnicolor, che consente di distinguere tutti e sette i colori.

venerdì 12 agosto 2011

le foto delle vacanze#2

Come ho anticipato ieri a Berlino non si vive solo delle (ottime) zuppe di Monsieur Vuong... Come dimenticare Olivia e il suo piccolo negozio di torte e cioccolatini? Fortunatamente il clima quasi autunnale ha contribuito a rendere piacevoli le soste a base di cheesecake e cioccolatini al wasabi. 
E un'altra esperienza per le mie papille gustative è stata la colazione da Anna Blume: ho sempre pensato che non avrei mai accompagnato un bicchierone di latte-macchiato (ah! quanto ne bevono da quelle parti!) con prosciutto, melanzane e mango... quanto tempo sprecato dietro pure convenzioni culinarie (e dovrei anche saperlo... :).
insomma alla fine penso che nonostante tutto (pioggia, freddo, "fardelli primaverili" che sono arrivati insieme alle valigie da Fiumicino) io sono stata un-gran-bene!
 le torte di Olivia

ti pare che con una cucina a nostra disposizione 
non cucinavamo una piatto di spaghetti con il pomodoro?

giovedì 11 agosto 2011

le foto delle vacanze#1

In realtà non avevo molta voglia di trascorrere due intere settimane a Berlino, avrei preferito - che ne so - trascorrere le mie ferie contemplando un paesaggio alpino, o godendomi il tramonto delle colline toscane...La mia dolce metà mi conosce bene e sa perfettamente a quali argomenti sono sensibile (diciamo così) e non so bene come, mi sono ritrovata su un aereo per Tegel. 
Ci sono stati momenti in cui mentre camminavo sotto la pioggia, che non ci ha quasi mai abbandonato, ho rimpiato la mia settimana di assoluto ozio in qualche rifugio montano, ma sono stati momenti, appunto... Nei restanti ritagli di tempo ho passeggiato per il mio quartiere di adozione, Friedrichshain, sono impazzita per  zuppe di Monsieur Vuong, sono rimasta a bocca aperta di fronte all'Altare di Pergamo  e alle statue gotiche del Bode Museum
Ma non si vive di sola arte e tanto meno di sole zuppe orientali... 

 blumen di Friedrichshain (il nostro fioraio)

serve il commento?

lunedì 13 giugno 2011

chi ha detto che il 17 porta male?

Non faccio nessun buon proposito, come va va... Probabilmente ci saranno settimane in cui scriverò con una certa regolarità e mesi interi in cui non ne vorrò sapere. Ma non rinuncio ad uno spazio tutto mio, dove poter dettare il ritmo (seppur virtuale) e mettere quello che semplicemente mi piace. Prendiamo la mia tessera elettorale: alcuni timbri non sono andati a buon fine altri invece "danno soddisfazione"!